Le buste per negozi personalizzate, qualunque sia il materiale con il quale vengono realizzate, sono un importante strumento di marketing e un elemento di fidelizzazione fondamentale. Per questo motivo le aziende orientate al mercato prestano una sempre maggiore attenzione alla realizzazione di shopper personalizzate. Ma perché rivestono un ruolo così importante e come devono essere realizzate? Scopriamolo in questa piccola guida.
Le buste di plastica o di carta, quegli strumenti che ad un occhio meno esperto possono sembrare esclusivamente utili a contenere acquisti, sono in realtà un importante strumento di comunicazione e di marketing. Si tratta, infatti, del primo elemento visibile di un brand allo sguardo esterno e, se si tratta di buste personalizzate, sono un elemento di memorizzazione e ricordo davvero formidabile. Potrà in effetti sembrare un po’ strano, soprattutto se si pensa che viviamo in un’epoca dove la comunicazione è fortemente multimediale e il web è il primo canale di informazione, ma una busta con logo può ancora essere un elemento caratterizzate, in qualche modo uno status simbolo, si pensi ad esempio alle buste dei brand di lusso della moda: quasi un trofeo da esibire in giro. Soprattutto in periodi particolari come Natale o le ricorrenze più speciali, la busta non si limita ad essere semplicemente un contenitore ma diviene parte integrante dell’acquisto fatto.
Gli elementi indispensabili in una shopper personalizzata
Ovviamente tutto il discorso fin qui fatto è valido se la shopper è personalizzata e contiene gli elementi giusti per essere riconoscibile. Innanzitutto non devono mai mancare il nome del negozio o dell’azienda e il logo: si tratta dei due elementi più distintivi di un’attività commerciale e per questo devono essere sempre in primo piano. I colori devono essere scelti in base a quelli che sono i colori aziendali oppure il periodo di riferimento (il rosso nelle feste natalizie, ad esempio, è sempre un classico) per non confondere troppo l’utente. Per quanto riguarda i materiali, invece, si potrà scegliere fra plastica, carta e stoffa anche in base alla mission aziendale e al target di riferimento: ad esempio, un brand che vende prodotti naturali non potrà certo scegliere shopper di plastica ma potrà puntare sulla carta, la stoffa o i materiali biodegradabili, più eco-sostenibili.
La fidelizzazione e le shopper personalizzate
Le shopper personalizzate aiutano a migliorare l’effetto ricordo di un brand e a innescare il processo di fidelizzazione. Le buste, infatti, difficilmente vengono gettate dopo il primo utilizzo ma sono anzi uno strumento che viene più volte riutilizzato. Ad ogni nuovo utilizzo la busta innesca un effetto ricordo che lavora lentamente ma spinge il cliente verso l’inevitabile affezione al brand e relativa fidelizzazione. Le shopper personalizzate, poi, sono un importante strumento di comunicazione anche verso l’esterno perché il nome e il logo impressi sulla busta sono visibili anche a quanti non la posseggono direttamente ma la incrociano con lo sguardo nelle più diverse situazioni, amplificando l’effetto comunicazione.