Assistere un parente malato grazie alla Legge 104

La Legge 104 e il welfare aziendale

Oggi trattiamo un argomento delicato che coinvolge da vicino la quotidianità delle persone ossia la gestione costante di una persona cara non autosufficiente. Cosa è possibile fare per cercare di agevolare la loro vita?

Nel 1992 il Parlamento italiano ha approvato la Legge 104, sottoposta otto anni più tardi a una serie di modifiche. Si tratta di una legge che regola l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone diversamente abili e affette da disabilità fisica, psichica e sensoriale. Il principio generale della legge è stato quello dell’inclusività: garantire a queste persone una maggiore integrazione nella società e tutela dei diritti e, ai loro familiari, forme di supporto assistenziale come le agevolazioni, fiscali e lavorative. Le agevolazioni lavorative  si traducono principalmente in concessioni di permessi che, nei casi più virtuosi, si affiancano a servizi di counseling aziendale, in cui professionisti qualificati seguono e aiutano i soggetti destinatari della legge nella gestione delle pratiche lavorative e delle quotidiane problematicità, istituendo quindi una sorta di welfare aziendale di assistenza.

L’introduzione del caregiver nell’assistenza a parenti malati o disabili

Un altro importantissimo effetto della Legge 104 è stato la nascita della figura dei “caregiver”, letteralmente “chi si prende cura” delle persone malate o disabili, familiari o congiunti che siano. Giuridicamente, il caregiver ha un connotato ben preciso, e designa chi si prende cura di queste persone a titolo gratuito e non professionale. Come capirete, si tratta di una figura di importanza sempre maggiore nella nostra società, in cui l’età media si alza sempre di più, e in particolare in un paese come l’Italia, caratterizzato da una struttura detta welfare familista, dove  sono i membri della famiglia che, per lo più, si prendono carico di queste situazioni. Secondo stime Censis, sono circa tre milioni i caregiver in Italia: donne e uomini alle prese con una attività complessa che, idealmente richiederebbe una preparazione medico-ps
icologica.
Questo compito ha inevitabili ripercussioni sulla loro qualità della vita che può provocare un peggioramento della salute fisica e dello status sociale poiché  il poco tempo libero a disposizione si può tradurre in minore socialità e in caso di caregiver disoccupato, anche rinuncia della ricerca di un lavoro.

Ultimamente le modifiche alla Legge 104 hanno introdotto per loro novità interessanti, come le pensioni contributive riconosciute dall’INPS e ulteriori agevolazioni.

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