Le sperimentazioni, la ricerca e la voglia d’innovazione nel settore delle rinnovabili, e nello specifico dell’energia solare, hanno portato alla luce vari prototipi e studi, che potrebbero cambiare il mondo del fotovoltaico. La capacità dell’uomo di convertire i raggi solari in energia per il suo fabbisogno è in continuo sviluppo, e lo dimostra la progettazione di un nuovissimo modulo fotovoltaico. Quest’ultimo, attraverso l’utilizzo di una sfera di vetro, riesce a convogliare i raggi solari su un unico punto o linea, e a diffonderli uniformemente sulle celle fotovoltaiche del pannello solare, aumentandone così l’efficienza. La tecnologia innovativa dei nuovi moduli fotovoltaici s’ispira a quella impiegata per i telescopi e le celle solari utilizzate nelle navicelle aerospaziali; essa, molto efficiente, è basata su uno specchio dalla forma ricurva, il nostro concentratore di raggi solari. Ma anche le celle solari del nuovo modulo sono innovative: rispetto a quelle comunemente utilizzate, sono infatti in grado di catturare una più ampia gamma di spettro solare, contribuendo ad aumentare il risultato in termini di energia. Ultima chicca della nuova struttura, che si accompagna al modulo, è un raffinato sistema di “sun-tracking” automatizzato, in grado di far girare il sistema in base alla posizione del sole, perché possa ricevere costantemente il top dell’irradiazione solare. Il nuovo modulo fotovoltaico a specchio curvo si può dunque definire a celle solari “spaziali”, e grazie ai nuovi accorgimenti permette di raddoppiare l’efficienza energetica, rispetto ad un comune modulo. Unica pecca è il surriscaldamento del pannello; i ricercatori hanno cercato di risolvere il problema con un sistema di raffreddamento che regola la temperatura esterna del modulo, evitando che superi i 36°.

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